Le 5 truffe più frequenti degli NFT da cui stare alla larga

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Nella storia di Internet, molte sono state le innovazioni che sono riuscite a conquistare larghi consensi di pubblico e diventare popolari in più o meno tempo. Poche, se non nessuna, sono state invece le innovazioni che hanno subito uno sviluppo immediato così esponenziale come quello registrato dagli NFT nell'ultimo anno.


La velocità con cui gli NFT sono diventati mainstream è impressionante. La popolarità raggiunta in così poco tempo dagli NFT è innegabile, sia per il volume della proposta (numero degli NFT creati e posti in vendita) sia per il volume della richiesta (esborsi sempre più ingenti per l’acquisizione delle opere).

Il mercato globale degli NFT è cresciuto fino a superare la cifra impressionante di 40 miliardi di dollari nel 2021. Viste le cifre raggiunte in così poco tempo, molti sono i top brand che hanno cominciato ad interessarsi degli NFT – Coca Cola e Nike su tutti – e molti sono quelli che hanno in previsione imponenti ingressi pompati con cifre a più zeri.

Nel frattempo, sono in molti a cercare di capire cosa sono realmente gli NFT e, soprattutto, perché esistono.

La sicurezza informatica e gli NFT

La sicurezza informatica è sempre stata un passo indietro rispetto all’innovazione. O meglio, in molti casi, vista la velocità con cui le innovazioni riuscivano a raggiungere la notorietà, cominciare a preoccuparsi delle reali implicazioni in termini di sicurezza – che le innovazioni si portavano dietro nella fase di sviluppo – richiedeva tempo. Il tempo era necessario per comprendere il fenomeno nella sua interezza e in che modo si potessero verificare problemi di sicurezza.

E se non si comprendono a fondo le implicazioni che in determinato fenomeno comporta, ci si espone sempre a vulnerabilità che i criminali – o sarebbe meglio dire, i malintenzionati – informatici riescono a sfruttare a loro vantaggio.

Gli NFT si trovano in una fase di sviluppo in cui, per molti, comprenderne tutte le possibili implicazioni, diventa davvero difficile.

Le 5 truffe più frequenti nel mondo NFT a cui prestare la debita attenzione

Al punto in cui ci troviamo, abbiamo riassunto in 5 punti le maggiori truffe in cui è facile incappare quando si entra a far parte del mondo degli NFT.

1 – Falsificazione di marchio/celebrità

Quella della falsificazione di un marchio, o di una celebrità è una truffa vecchia come il cucco. I truffatori creano siti web, profili social e quant’altro, che sembrano ricondurre a un determinato marchio oppure celebrità e – mentre prima vendevano merchandising – ora, dai siti contraffatti, vendono NFT che fanno riferimento a quel marchio/celebrità non avendone né i diritti né l’autorizzazione.

Consiglio: se vuoi acquistare un NFT di Lady Gaga, accertati che sia la vera Lady Gaga quella con cui hai a che fare, facendo riferimento ai siti/social ufficiali.

2 – NFT contraffatti

Se non si possiedono i diritti di rappresentazione e di copia di un’opera, tutto quello che viene prodotto utilizzando l’opera di cui non si possiedono i diritti è materiale contraffatto. Se trovate un NFT con la rappresentazione dell'”Ultima Cena” di Leonardo, non diventerete proprietari di un pezzo dell’ultima cena – non lo diventereste comunque, nemmeno se la riproduzione fosse autorizzata. State solo acquistando un falso di un’opera contraffatta.

Consiglio: come il precedente, se vuoi acquistare un NFT della Cappella Sistina assicurati che siano stati i Musei Vaticani ad autorizzarne la riproduzione.

3 – Mercati non protetti o sconosciuti

Da calcoli sommari, attualmente risultano disponibili oltre 200 mercati – grandi e piccoli – presso cui è possibile acquistare/scambiare NFT. Sempre ammessa la buonafede della maggior parte di questi siti/mercati, saranno certamente molti quelli che non dispongono delle risorse necessarie per rendere il loro mercato al riparo da possibili attacchi o truffe telematiche.

Consiglio: prima di connettere il tuo criptoportafoglio a qualsiasi sito, raccogli informazioni sulla storia del sito. Se non trovi la storia del sito oppure non trovi precedenti di acquisto/scambio non fidarti, e, soprattutto, non connettere mai il tuo portafoglio digitale a siti sconosciuti.

4 – Piattaforme false

Vale quanto detto nel caso precedente. Se trovi link che ti conducono a siti “strani” senza alcuna storia, non connettere mai il tuo criptoportafoglio.

Un NFT gratis in meno (difficilmente quello che viene dato gratis potrà acquisire valore nel tempo) vale di più di un cripto-portafoglio completamente svuotato di criptomonete e NFT.

5 – Pishing

Quella del Phishing è una frode che fa parte del periodo iniziale di Internet (forse anche della storia dell’uomo) e stupisce che ancora riesca a trovare una sua esistenza in tempi tanto evoluti.

Se qualcuno ti informa – via messaggio, email o quello che sia – che hai ricevuto un’eredità di un parente sconosciuto in Nigeria (Truffa alla nigeriana) oppure che ci sono tanti soldi che aspettano, belli belli, solo a te su un conto alle Cayman, oppure che ci sono degli NFT che valgono centinaia di migliaia di dollari e ti vengono dati aggratis, tu ci credi?

Se la risposta è sì, il consiglio è quello di lasciare veramente perdere, non solo con gli NFT, ma con internet in generale.

Se la risposta è no, torniamo a chiederci, come è possibile connettere il tuo portafoglio digitale ad un sito sconosciuto per ricevere un regalo che seppur prestigioso non aggiungerà nulla a te, alla tua collezione o al tuo criptopatrimonio?

Conclusione

Gli NFT sono una grande opportunità e vanno compresi bene prima di procedere e decidere di avventurarsi in questa esperienza.

Non ti lasciare mai incantare dalle sirene di tutto e subito aggratis oppure dei guadagni stratosferici a costo zero, senza conoscenze e, soprattuto, senza cognizioni o con cognizione mediate da truffatori e scammer.

A volte, procedere per piccoli passi è l’unica garanzia per arrivare lontano, nel tempo e nello spazio.