Il presidente di TIME – il famoso settimamale di attualità fondato a New York nel 1923 – Keith Grossman, è impegnato, da oltre un anno, nella realizzazione di un progetto molto ambizioso: costruire da zero l’attività NFT per mezzo di TIMEpieces, la comunità Web3 del magazine.
“Tutto ciò che è è un token che ti consente di verificare la proprietà sulla blockchain. Il suo valore secondario è consentire al proprietario di controllare le proprie informazioni personali.
ha affermato Grossman in una recente intervista rilasciata alla CNBC
TIMEPieces è il risultato dell’ingresso di TIME nel Web3
TIMEPieces rappresenta un primo passo importante nella strategia della community Web3 di TIME. L’intento di TIMEpieces è quella di riunire artisti, collezionisti e fan in modo collaborativo, con l’obiettivo di creare utilità e valore della comunità a lungo termine.
Il lancio di TIMEpieces è avvenuto lo scorso Settembre 2021 con la pubblicazione della Genesis Collection con Build a Better Future. Alla collezione Genesis sono seguite, nel tempo, altre 3 raccolte: Inspiration, Long Neckie Women of the Year, Slices of TIME e la nuova Beatclub Collection.
Gli NFT di TIMEPieceDeployer sono disponibili su OpenSea.
I titolari di TIMEPieces possono collegare i loro portafogli digitali al sito Web di TIME, e ottenere in questo modo l’accesso illimitato ai contenuti di TIME, nonché inviti esclusivi a eventi sia virtuali che di persona.
Cosa è stato messo all’asta come NFT
Time ha messo all’asta i rendering originali delle loro storie di copertina più famose. Ad ogni NFT è stata aggiunta l’iconica cornice rossa che contorna il magazine da sempre e attraverso la quale è stato da sempre connotato come una elegante raffigurazione di stile.
Gli NFT sono stati realizzati da artisti emergenti, tutti inclusi in un gruppo di lavoro curato dal direttore creativo del gigante dei media, DW Pine. Grossman ritiene che il gruppo creato possa rappresentare la “prossima generazione di artisti”, mentre il marchio si prepara a celebrare il centenario dalla sua fondazione.
20.000 NFT pubblicati per 10 milioni di dollari di ricavo
Dal lancio di Settembre, TIME ha coniato più di 20.000 NFT a marchio TIMEPieces che sono stati acquistati da oltre 12.000 portafogli digitali. La metà dei portafogli -secondo Grossman – sono stati già collegati a Time.com.
L’operazione, per il momento, ha fornito un profitto di oltre 10 milioni di dollari, di cui 600.000$ generati per enti benefici.
Oltre gli NFT sempre nel nome del Web3, senza avidità
Oltre al rilascio della collezione di NFT, TIma ha inoltre collaborato con la piattaforma di gioco “The Sandbox”.
Il risultato è TIME Square, ovvero uno spazio virtuale nel metaverso che fungerà da luogo di aggregazione per ospitare eventi d’arte e di commercio virtuale.
L’intenzione di TIME è quella di continuare attivamente il suo impegno nel Web3, senza pur tuttavia far sfociare l’attività nella speculazione più bieca. L’intenzione è quella di sfruttando quanto di buono – e di meglio – queste nuove rivoluzionarie tecnologie possano offrire senza secondi avidi fini.
Mentre questa nuova tecnologia si stava adattando, è emerso un campo attorno all’idea di costruire una comunità che avesse una serie di valori e principi. E un altro è emerso attorno a quelle che chiamerei ‘comunità basate sull’avidità
ha affermato inoltre Grossman

Dimenticarsi delle scimmie annoiate è il primo passo per entrare in un Web3 capace di offrire un supporto efficiente all’arte, agli artisti e agli editori.
“Dimentica le scimmie annoiate per un secondo. Quando esci dallo spazio di oggetti da collezione e ti concentri sulla comunità [di creatori e artisti] … i token non solo ti consentono di verificare la proprietà, ma consentono loro di apporre una royalty sulle vendite future”.
L’attuale instabilità dei cripto-mercati – che ha portato al crollo delle criptovalute e di tutto il loro ecosistema – non significa fallimento, ma correzione dell’unità di misura alterata dalla speculazione e conseguente reset dei parametri.
“Quello che stai vedendo in questo momento, poiché i mercati sono in qualche modo instabili e si stanno correggendo da soli, è che le comunità basate sull’avidità senza liquidità nel sistema, non stanno realmente soddisfacendo le aspettative dei membri di quelle comunità.
ha ribadito Grossman
L’ingresso di TIME preannuncia ottime opportunità per tutti i media tradizionali
L’ingresso importante di TIME e i risultati fino ad ora raggiunti dalla testata sono significativi e possono stimolare altri editori a fare altrettanto e di più.
Un cambio epocale è alle porte: che sia definitivamente archiviato il modello pay-per-click esclusivamente legato ai banner pubblicitari che ha mortificato l’editoria importante fin dalla fondazione del web come strumento di comunicazione?
È altresì possibile affermare che per i grandi editori sia ormai conclusa l’era in cui il “tutto gratis” sembrava essere il solo e unico grido di battaglia di una concezione di internet ormai definitivamente morta e sepolta?
Chissà! Quello che è certo è che ci sono grandi cambiamenti all’orizzonte dei quali sarebbe sciocco non cominciare ad approfittarne fin da ora.
Più marchi mainstream riusciamo a passare al Web3, più velocemente possiamo raggiungere l’adozione di massa. La collaborazione con The Sandbox è un’enorme notizia per chiunque si trovi nello spazio.
ha affermato Kieran Warwick, co-fondatore di Illuvium, gioco del metaverso, a The Defiant
Va ricordato che oltre a TIME, anche l’Associated Press e il New York Times hanno lanciato le proprie raccolte NFT nell’ultimo anno.
E sulla privacy? Buone nuove!
C’è anche un altro aspetto, molto importante da considerare che è inerente a come i dati degli utenti vengono utilizzati e trattati.
Gli NFT salvaguardano le informazioni personali che restano riservate nella maniera in cui chi li utilizza ha voglia di farlo. Non c’è alcun bisogno di inserire Nome Cognome o gusti personali oppure di chi si è amico e perché mai: tutto funziona nel rispetto assoluto della privacy di ognuno,
Le società di media, per anni, hanno guardato i consumatori e detto ‘sei un affittuario sulla mia piattaforma e ti darò accesso a rappresentare la tua identità su Facebook o Twitter o Instagram o simili, e in cambio, mi approprierò dei tuoi dati’. Quello che un NFT fa effettivamente dietro le quinte è che consente ai consumatori di possedere una risorsa, quindi si passa dall’essere un affittuario online a un proprietario online … e senza effettivamente arrivare a definire da un aspetto identificabile chi siano in realtà personalmente.
ha detto Grossman
L’editoria del futuro è nel Web3?

Il Web3 è in grado di fornire grandi opportunità per ridare ai media tradizionali quella dignità che sembra essere – almeno negli ultimi tempi – definitivamente perduta.
Gli editori potranno proporre contenuti e iniziative a chi diventerà parte del progetto editoriale in maniera “attiva e responsabile” tramite acquisto di NFT e iniziative Web3.
Con il Web3 potrebbe arrivare a definitiva conclusione la pratica dei grandi editori di dover “elemosinare” abbonamenti online – proposti a prezzi sempre più scontati e bassi – per consentire l’accesso ai suoi contenuti. Situazione comunque estremamente umiliante per l’idea stessa di editoria.
Il Web3 potrebbe definitivamente riportare ad una nuova dignità professionale una situazione editoriale che appare ogni giorno che passa sempre più appesa al flebile filo di un clic del mouse.