Bill Miller è un miliardario e Chief Investment Officer della società di investimento Miller Value Partners. Miller è famoso per la gestione di un portafoglio che per 15 anni consecutivi tra il 1991 e il 2005 ha costantemente battuto i rendimenti dell’indice S&P 500.
Si è distinto in più occasioni , anche recenti (Bitcoin Investitore Bill Miller rialzista) per le sue posizioni a favore di investimenti in Bitcoin.
In una recente apparizione nel podcast “The Investor’s Podcast Network ” del 24 maggio, Bill Miller ha affermato che il Bitcoin può essere considerato come una “polizza assicurativa contro la catastrofe finanziaria”.
Quando gli Stati Uniti si sono ritirati dall’Afghanistan, Western Union ha smesso di inviare rimesse lì o di portarle via dall’Afghanistan, ma se avessi avuto dei Bitcoin, non ci sarebbero stati problemi. Il tuo Bitcoin è lì. Puoi inviarlo a chiunque nel mondo se hai un telefono.
Secondo Miller il Bitcoin, e le cripto-valute in generale, sono dei mezzi che consentono a chiunque, ma specialmente a quelli che si trovano in zone di conflitto, di poter accedere in ogni caso ai prodotti finanziari che intendono gestire.

Quando si sono verificati degli attacchi, anche consistenti, come quello della FED che ha immesso un’enorme mole di denaro sostanzialmente per salvare i tassi ipotecari, Bitcoin non solo ha retto, ma è salito alle stelle. Gli investitori hanno visto in quella manovra un forte incentivo all’aumento considerevole dell’inflazione.
Ha anche risposto alla recente critica di Warren Buffett che considera il Bitcoin come un asset che “non produce nulla” e che “non prenderebbe tutti i Bitcoin del mondo nemmeno per 25 dollari”.
Ha detto che Bitcoin è un asset non produttivo e quindi non può valutarlo. Abbastanza giusto. Se l’unica cosa che pensi di poter valutare sono asset produttivi, allora nessuno te lo costringerà a comprarlo, giusto? Quindi ignoralo! L’obiettivo di un investimento non è possedere asset produttivi, l’obiettivo è fare soldi!
Tanto per essere chiari in proposito, Miller ha confermato che il suo patrimonio è ripartito al 40/50% in azioni Amazon e che le sue partecipazioni in Bitcoin erano “più o meno le stesse di Amazon” aggiungendo che l’80% del suo patrimonio netto è diviso tra i due beni.